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Maggio 2010:
sabato 8, sabato 15, giovedì 20, venerdì 21 e sabato 22

Sabato 22 Maggio 2010

Nell'ambito del convegno: Genova e la Svizzera all’insegna della storia: rose, bandiere, Papi e alabarde

Le alabarde, la Repubblica di Genova, la Guardia Svizzera Pontificia e non solo

con la partecipazione della Guardia Svizzera Pontificia

Sala dei Chierici della Biblioteca Berio in Genova

Testo di Marcella Rossi Patrone
Foto di Andrea Patrone

Accolto con entusiasmo dalla Direttrice della Biblioteca Berio, Maura Cassinasco, il Pubblico ha applaudito Maura di Meo, delegata all’Unità di Ricerca Storica Malumvitreum e Vice Presidente della Compagnia degli Alabardieri, che ha introdotto i lavori con i saluti di Franco Andreoni, Presidente de Lameladivetro; di Franco Bampi, Presidente de A COMPAGNA; di Simone Navarro, Console di Svizzera a Genova; della Presidenza della Repubblica Italiana, che ha inviato una lettera.

 
    Maura Cassinasco

 
Maura Di Meo   Franco Andreoni

 
Franco Bampi   Simone Navarro

Maurizio Mangialardi e la Compagnia degli Alabardieri hanno accompagnato il pubblico alle porte di Genova medioevale ed inscenato gli antichi duelli per introdurre con grande suggestione il tema della giornata.


Maurizio Mangialardi

 
Duellanti

Angelo Terenzoni, ricercatore storico per A Compagna, ha dissertato sui militari Svizzeri al servizio della Repubblica di Genova, con agilità e preparazione documentata.


Angelo Terenzoni

Lo ha seguito Giorgio Casanova, anch’egli ricercatore storico per A COMPAGNA, dedicando le proprie osservazioni alle milizie mercenarie e al loro ruolo nei domini di terraferma della Repubblica di Genova.


Giorgio Casanova

Entrambi gli studiosi hanno reso note le loro nuove ricerche, sostenute da osservazioni di storia comparata. Questo notevole contributo è stato completato dalle fonti iconografiche, tratte dai disegni del dott. Riccardo Dellepiane, messi a disposizione esclusivamente in sede di conferenza. Il dott. Andrea Patrone, consultore de A COMPAGNA, ha reso omaggio alla figura del ricercatore storico genovese, socio di Società Ligure di Storia Patria e redattore del bollettino de A COMPAGNA recentemente scomparso, che attingendo notizie dalle fonti archivistiche ha disegnato con artistica precisione le uniformi dei militari al servizio della Repubblica di Genova. Patrone ha commentato le preziose immagini offrendo le pertinenti spiegazioni.


Andrea Patrone

Di rancio militare ai tempi della Repubblica di Genova ha raccontato Enrico Tournier, chef e ricercatore storico, docente nelle attività di formazione in gastronomia. Il tema gli ha dato modo di confrontare le consuetudini di varie epoche, in particolare quelle della vita militare, stimolando le riflessioni sociologiche.


Enrico Tournier

L’oplologo Massimiliano Righini,Vice Presidente CERS ha dato le opportune spiegazioni su cos’erano le alabarde, le picche e gli spadoni, armi fondamentali delle fanterie mercenarie tra XV e XVI secolo.


Massimiliano Righini

Com’è emerso dagli interventi, una parte dei militari prescelti dall’antica Repubblica di Genova venivano da Friburgo e da questa città universitaria svizzera, vivace e aperta al mondo, è giunto il dott. Alexandre Dafflon, archivista cantonale, direttore degli Archivi di Stato, per parlare de Le Livre des drapeaux, manuscrit enluminé de 1648, affiancato dalla traduttrice de Lameladivetro Stefania Lorusso. Il “Libro delle bandiere” ha dato modo di conoscere la storia delle imprese militari di Friburgo e comprendere alcuni aspetti della formazione territoriale svizzera.

 
Alexandre Dafflon   Stefania Lorusso

L’apporto fondamentale è giunto in conclusione ad opera del cortese e preparatissimo Christian Richard, rappresentante e storico della Guardia Svizzera Pontificia. Con completezza di notizie è passata sinteticamente in rassegna la storia di queste particolarissime Guardie al servizio del Papato, intese come scorta personale del papa, come nucleo militare d’eccellenza, come milizia motivata da convinzioni religiose. Dalle imprese agli incarichi, dai vessilli alle uniformi, sfatando leggende e fornendo spiegazioni storiche, Richard ha catturato l’attenzione degli ascoltatori con un italiano vivace, corretto e scandito, riscuotendo meritati calorosi applausi, che hanno degnamente chiuso un convegno che resterà una preziosa testimonianza di serio e utile lavoro condotto con passione.

 
Christian Richard    

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