posta@acompagna.org

[ Indietro ]

A Compagna > Fotografie > Aprile 2023

Le Conferenze in Compagna

(clicca sulla fotografia per ingrandirla; poi, se vuoi, salvala per avere una risoluzione maggiore)

Mercoledì 5 aprile 2023

Patrizia Risso è intervenuta sul tema: «Dalle Fronti basse a piazza della Vittoria: la realizzazione di un progetto urbanistico “moderno”».

69. L’area di piazza della Vittoria, fino al passaggio al Comune nel 1910, fu sottoposta a servitù militare, come fronte di rispetto delle mura secentesche (le Fronti Basse). Era utilizzata per manovre militari, caroselli, giostre, circhi (tra cui quello del leggendario Buffalo Bill nel 1906), esposizioni, tra cui quella dedicata, nel 1892, al quarto centenario della scoperta dell’America.
L’espansione della città verso levante nei territori degli ex comuni della piana del Bisagno portò a progettare una sistemazione della spianata del fiume; il Comune identificò l’area come idonea alla realizzazione di un solenne monumento a ricordo dei caduti della guerra mondiale da poco terminata. Tra il 1927 e il 1930 Marcello Piacentini realizzò il monumento, alla cui decorazione plastica lavorarono artisti quali Prini, Baroni, Dazzi, D’Albertis. Il 24 maggio 1931 il monumento fu inaugurato da Vittorio Emanuele III e la piazza intitolata alla Vittoria. Negli anni successivi vennero costruiti gli otto edifici che fiancheggiano l’arco e la piazza acquisì la sua definitiva identità di piazza di rappresentanza, tipica dell’urbanistica degli anni trenta.
La relatrice Patrizia Risso, genovese, è studiosa dell’arte e della storia della nostra città; ha pubblicato articoli, organizza eventi e visite e tiene conferenze. È autrice del libro “Genova: Storie di donne nella storia”. Collabora da più di venti anni con il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), di cui è vicecapo della delegazione di Genova. Da oltre dieci anni partecipa alle attività di “A compagna”, grazie alla quale oggi “pensa” in zeneize.

Mercoledì 12 aprile 2023

Marco Bonetti è intervenuto sul tema: «La Liguria e gli agrumi: una lunga storia ignorata».

62. Che rapporto ha avuto nel passato la Liguria con gli agrumi? Quando oggi nelle sue splendide località rivierasche vediamo coloriti agrumi in giardini e viali, siamo portati a considerare ciò una curiosità esotica regalataci dal nostro mite inverno. Ma, se indagassimo, vi scorgeremmo i segni di una lunga storia nella quale la Liguria, regione mediterranea più a Nord ove gli agrumi crescono in piena terra, giocò un ruolo primario nei secoli XVII e XVIII e sino al primo scorcio del XIX nella produzione, commercializzazione ed esportazione (soprattutto dei limoni), in un mercato globale, ma non di massa.
Il relatore, nostro socio, Marco Bonetti, avvocato presso un’azienda pubblica genovese da non pochi decenni, ha sempre parallelamente coltivato la cultura umanistica in varie declinazioni. Dal 1994 collabora al Gazzettino Sampierdarenese con articoli su temi storici e linguistici relativi alla cultura ligure nel mondo. Nel 2021 un suo studio è stato pubblicato negli Atti del XVI Colloquio Internazionale dell’Accademia delle Lingue Dialettali del Principato di Monaco. Dal 2021 collabora a Liguria.Today. Nel 2022 l'UJCE (Unione Giornalisti e Comunicatori Europei) gli ha conferito il Premio Steli di Pace.

Mercoledì 19 aprile 2023

Stefano Schiaparelli è intervenuto sul tema: «Antartide, patrimonio dell'umanità, terra di pace e di scienza».

66. L’Antartide rappresenta una sfida continua per la ricerca scientifica. Difficile da raggiungere anche ai giorni nostri, con temperature spesso così basse da risultare ostili anche per le più semplici attività logistiche o scientifiche in mare o sulla terra, è comunque un luogo chiave per capire l’evoluzione del clima del nostro Pianeta nel passato e nel presente.
L’Antartide è un luogo unico anche perché non appartiene ad alcuna nazione: protetto dal Trattato Antartico, l'Antartide può essere utilizzata solo per scopi pacifici. Qui le osservazioni e i risultati scientifici devono essere scambiati e resi disponibili gratuitamente; inoltre, le attività di studio vengono condotte nell’ambito di programmi internazionali di ricerca che coinvolgono ricercatori di tutte le nazioni che hanno sottoscritto il trattato. In breve, tutto quello che non capita nella nostra quotidianità è invece la regola in Antartide, un esempio di cooperazione e collaborazione che dovrebbe essere di grande ispirazione per tutti.
Il relatore, Stefano Schiaparelli, è zoologo presso l’Università di Genova, Direttore della sede genovese del Museo Nazionale dell’Antartide e Delegato del Rettore per la valorizzazione di musei e archivi di Ateneo. Ha effettuato nove spedizioni in Antartide e descritto varie nuove specie e generi marini antartici.


La conferenza si è svolta in remoto con il pubblico in Aula San Salvatore.

Mercoledì 26 aprile 2023

Anna Maria Dagnino è intervenuta sul tema: «Genova nel Medioevo: architettura e urbanistica».

108. Tema della conferenza è Genova nei secoli XII e XIII, uno dei momenti di maggiore splendore della storia della città. Verrà presentata la nascita della città, la sua forma urbana, le mura e le porte, i diversi quartieri. Verranno poi analizzati i principali edifici del Romanico genovese, le maestranze che li hanno costruiti, gli importanti restauri che hanno subito tra Ottocento e Novecento; infine verranno trattati alcuni apparati scultorei, parte integrante dell’architettura medievale, soprattutto di quella religiosa.
La relatrice, Anna Maria Dagnino, laureata in storia dell’arte medievale, ha insegnato storia dell’arte presso il liceo artistico Paul Klee e presso il liceo classico Andrea D’Oria. Ha svolto attività di ricerca e di didattica presso l’Università di Genova e presso il Ministero per i Beni Culturali. Dal 2002 al 2017 ha assunto diverse responsabilità amministrative in Provincia e nel Comune di Genova.

[ Indietro ]