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Aldo Repetto, intervistato da Domenico Ravenna, è intervenuto sul tema: «A mia insaputa: esperienze di vita e professionali di un anziano giornalista».
55. Entrato “per caso” nel mondo del giornalismo, come dice lui nel titolo del suo libro
“A mia insaputa”, ha trascorso la vita a fare il cronista, iniziando dal gradino più basso e arrivando in
alto, Vice Direttore.
Aldo Repetto, 87 anni, giornalista professionista; inizia dalla redazione dell’Agenzia Ansa di Genova. Dopo
molta “gavetta” (e molto studio) viene iscritto all’albo dei giornalisti. In breve tempo diventa responsabile
della redazione. Per un periodo lavora alla Redazione centrale ANSA a Roma, poi viene inviato alla sede
Ansa di Torino, da riorganizzare. Infine, approda all’Ufficio Stampa e Comunicazione del Gruppo Fiat
dove ha contatti con i massimi dirigenti. Compiuti i 65 anni decide di tornare a Genova, in pensione. Ma
non si ferma. Ha continuato la sua attività con saltuari contratti di consulenza per la comunicazione con
Enti e aziende, ed ha scritto un paio di guide gastronomiche, nonché, dopo la malattia della moglie, un
libretto dal titolo “Alzheimer, che fare?” Ha scritto anche un romanzo breve dal titolo “Una guida di Pompei”.
Renato Venturelli è intervenuto sul tema: «Genova nel cinema: l'immagine della città in un secolo di film».
88. I film girati a Genova in oltre un secolo di cinema hanno contribuito a diffondere nel mondo
un’immagine della città trasformatasi attraverso i decenni, in particolare da “Le mura di Malapaga” (1949) e “Achtung!
Banditi!” (1951) al ciclo di “poliziotteschi” anni ’70. Un’immagine collegata di volta in volta al porto, al centro
storico, alle innovazioni architettoniche e urbanistiche, ma anche al rapporto col paesaggio naturale che la circonda.
Renato Venturelli è critico cinematografico sull’edizione ligure di “La Repubblica”. Ha scritto “L’età del noir” (Einaudi,
2007) e “Cinema noir americano 1960-2020” (Einaudi, 2020), e si è occupato del cinema a Genova in “I luoghi del cinema
in Liguria” (Touring Club, 2010), “I cinema della Liguria” (Le Mani, 2015), “Schermi di qualità – Storia della cultura
cinematografica in Liguria” (Il Melangolo, 2018).
Giustina Olgiati è intervenuta sul tema: «Il mondo dei mercanti Genovesi».
123. “Ianuensis ergo mercator”: la proverbiale associazione tra l’appartenenza allo Stato genovese e quella
alla professione di mercante riflette la realtà e la forza propulsiva di una società fondata sull’attività economica, sugli
scambi, sull’incontro con altre culture e diverse civiltà. Il senso degli affari e del denaro accomuna uomini e donne, laici
e religiosi, nobili e popolari, titolari di grandi capitali e piccoli risparmiatori. La conferenza racconterà la vita di
questi uomini così normali e così straordinari, dalla nascita all’apprendistato, dal matrimonio ai viaggi, illustrando i
successi, le difficoltà e le tragedie di un mestiere difficile, che ha reso grande in tutto il mondo il nome della città
di Genova e dei suoi abitanti.
La relatrice, Giustina Olgiati, ha ideato e promosso i progetti “Mediateca” e “Adotta un documento” e curato
diverse mostre. È autrice di varie pubblicazioni scientifiche sulla storia di Genova nel periodo medievale. È archivista
dell’Archivio di Stato di Genova.
Marina Marchetti, Luisa De Gasperi sono intervenute sul tema: «Disegni e merletti di una città di mare».
82. Le relatrici Marina Marchetti e Luisa De Gasperi parleranno di una
delle più antiche tradizioni di Santa Margherita Ligure, il pizzo al tombolo: un fine lavoro artigianale tramandato per
generazioni da madre in figlia. Si dice che furono i marinai ad importare questa particolare tecnica di lavorazione
dall’Oriente e che anticamente i pizzi venivano realizzati con filo d’oro; la prima documentazione scritta che ne
tratta risale al XIII secolo, come riportato negli “Annali di Santa Margherita Ligure” dello storico Attilio Regolo
Scarsella. Queste e molte altre notizie e curiosità vi saranno raccontate dalle due relatrici.
Marina Marchetti, è la direttrice della Biblioteca Comunale di Santa Margherita Ligure ed è appassionata
di storia locale. Luisa De Gasperi, esperta merlettaia, è la Presidente dell’Associazione Culturale
Amici del Tombolo di Santa Margherita Ligure, appassionata studiosa dell’antica arte del merletto ha recuperato e insegna
alle sue allieve gli antichi punti del pizzo al tombolo di Santa Margherita Ligure.
Mario Paternostro è intervenuto sul tema: «Siri, il vescovo quasi Papa».
88. In due conclavi l’arcivescovo di Genova, Giuseppe Siri, entrò Papa e ne uscì ancora Cardinale.
Che cosa accadde? In altri due sfiorò ancora l’elezione. Ma chi era veramente Siri? Il vescovo che primo fra tutto
aprì le porte alla Ostpolitik vaticana già negli anni ’50?
Mario Paternostro, giornalista al Giornale diretto da Indro Montanelli, poi capocronista, inviato
e vicedirettore del Secolo XIX, direttore per tredici anni di Primocanale, autore di romanzi per Mondadori e Frilli
e della docuserie Terza in collaborazione con A Compagna per Primocanale, racconta alcuni incontri con il celebre
cardinale genovese.
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