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Laura Monferdini è intervenuta sul tema: «Parola di Faber. I concerti genovesi di Fabrizio De André».
86. Un viaggio nel tempo attraverso le parole di Fabrizio De André, quelle che il cantautore
genovese ci ha regalato nei 23 lunghi anni della sua carriera in quasi 400 concerti, discorsi pronunciati durante
i 7 tour che hanno segnato la storia della musica italiana, tra i quali quelli degli imperdibili appuntamenti
genovesi. Dalla primavera del 75 fino all'estate del '98, De André ha incantato il suo pubblico accompagnando
alla sua musica, parole indimenticabili che hanno lasciato emozioni incancellabili. L'incontro di oggi è il
racconto di quelle tappe storiche del cantautore nella sua città, un confronto con il suo pubblico, un ritorno
a casa.
La relatrice, Laura Monferdini, è una collezionista tra le più apprezzate in Italia di dischi e
memorabilia della canzone d'autore, in particolare della cosiddetta “scuola genovese dei cantautori”. Dal febbraio
del 2012 è responsabile Contenuti Museali di viadelcampo29rosso in Via del Campo a Genova nel
cuore della “città vecchia”, nell'antica strada cantata da Fabrizio De André in una delle sue canzoni più conosciute
ed amate.
Giorgio Rossini è intervenuto sul tema: «Lusignano, Genovesi e Veneziani a Cipro: testimonianze nell’architettura».
104. Con la caduta dei regni cristiani in Terrasanta nel 1187, in conseguenza dell’avanzata musulmana,
molti abitanti (latini, ortodossi ed armeni) si trasferiscono a Cipro, non lontano dalle coste della Palestina. In
quest’isola la dinastia francese dei Lusignano fonda un regno che durerà fino alla conquista musulmana, nel 1571.
Sono soprattutto i mercanti delle principali città marinare del Mediterraneo occidentale (Genovesi, Veneziani, Pisani,
Amalfitani), ma anche Spagnoli e Catalani, ad insediarsi stabilmente a Cipro, dove crearono castelli, fortificazioni
fondaci, magazzini, botteghe, abitazioni ed edifici pubblici.
Nel 1372 i Genovesi, dopo aspri scontri con i Veneziani per la supremazia sull’isola, occupano Famagosta ed un’ampia
parte del territorio circostante. L’occupazione dura quasi un secolo, fino al 1464, quando i Lusignano ritornano in
possesso dell’intera isola. La prematura morte del re Giacomo II promuoverà la moglie, Caterina Cornaro, vera regina
di Cipro fino al 1489, quando la nobile veneziana consegnerà il regno alla Repubblica di Venezia, che dominerà
l’isola fino alla conquista musulmana nel 1571.
La conferenza intende presentare un quadro storico della presenza dei Lusignano, Genovesi e Veneziani a Cipro, attraverso
l’analisi delle architetture sopravvissute alle distruzioni musulmane.
Giorgio Rossini è stato funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici
della Liguria. Dal 2002 al 2012 ha ricoperto le funzioni di soprintendente a Venezia ed a Genova. Ha all’attivo oltre
un centinaio di pubblicazioni. Ha tenuto corsi di storia dell’architettura e restauro all’università Ca’ Foscari di
Venezia ed alla facoltà di architettura a Genova.
Michele Pittaluga è intervenuto sul tema: «La piccola storia di Gavette».
66. L’area industriale di Gavette è situata in val Bisagno, all’altezza di ponte Carrega. Oggi è occupata
da Iren, ex AMGA, di cui costituisce l’area logistica, da AMT, che l’adopera come rimessa, da una stazione di rifornimento
per il gas auto e da Aster, che utilizza gli spazi come deposito. Altre parti sono occupate da una caserma dei vigili del
fuoco e da un paio di campi da tennis a servizio del quartiere. Ma se potessimo tornare indietro nel tempo, anche solo di
centovent’anni, assisteremmo a una situazione profondamente diversa. Infatti, alla fine dell’Ottocento, la zona era della
famiglia Durazzo Pallavicini che l’aveva affittata ad una società sportiva. Dalle poche fotografie dell’epoca si decifrano
un galoppatoio ed una tribuna coperta. Al centro della pista uno spazio, ove si giuocarono le prime eroiche partite di calcio
sul territorio italiano. Ma poi...
Il relatore, Michele Pittaluga, è il curatore del Museo dell’Acqua e del Gas e il responsabile dell’archivio
storico di Fondazione AMGA.
Adriano Priarone e Lorenzo Moretto sono intervenuti sul tema: «Storie di mare: le avventure di un comandante nato con la camicia».
69. Il comandante Adriano Priarone, genovese di San Pier d’Arena e ora residente a Bordighera, racconterà, a Lorenzo Moretto e a tutti noi, alcuni episodi, da lui definiti fortunati, della sua vita in mare in giro per il mondo e come soprintendente all’estero di una compagnia di navigazione. Gli episodi sono tratti dai suoi libri di memorie, scritti direttamente in buona lingua genovese e poi da lui stesso tradotti a fronte in italiano perché i familiari e gli amici stentavano a leggerli. Genovese, inglese, spagnolo e francese sono le lingue che ha usato per tutta la vita marinara e di tutti i giorni. L’italiano lo usa solo per chi non lo capisce in queste sue lingue principali.
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