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Mons. Marco Granara è intervenuto sul tema: «Santuario della Madonna della Guardia e la sua storia: quando le riforme nascono dai piccoli».
131. Il Santuario della Madonna della Guardia presenta aspetti di carattere artistico architettonico – di
buon rispetto anche se non di primissima grandezza – ma gli aspetti storico religiosi sono quelli più interessanti in ragione
della valenza del Santuario nella storia della Città e non solo. La valenza della Guardia, infatti, non si ferma alla sola
Liguria, ma si allarga al mondo per le Missioni religiose genovesi, per la figura di Santi come don Orione e soprattutto per
la storia della nostra emigrazione nelle “Meriche”.
Il relatore su questo tema è Mons. Marco Granara, Rettore del Santuario della Guardia. Genovese di una
frazione di Savignone, Mons. Granara parla perfettamente il genovese; è prete dal 1963, prete da sempre in mezzo alla gente
in varie Parrocchie e in diversi tipi di ministero non parrocchiale. Presidente da 22 anni della Regionale Fondazione
Antiusura “Santa Maria del Soccorso” iniziata quando era Vicario Episcopale della Diocesi col Cardinale Tettamanzi. È
anche Rettore della Chiesa di San Pietro alla Porta di Piazza Banchi e iniziatore e responsabile del “Centro Banchi –
una porta aperta per la ricerca e il dialogo”.
Domenico Ravenna è intervenuto sul tema: «1874 - 1926: dalla Genova dei campanili alla Grande Genova».
127. La Genova di oggi è il frutto di un duplice processo che comportò l'annessione al Comune del capoluogo
ligure di ben 25 Comuni del circondario. Due le date fondamentali: 1874, che segnò l'annessione di sei Comuni del Levante e
della Val Bisagno, e 1926, anno di nascita della Grande Genova, che inglobò 19 Comuni fra Levante, Ponente, Val Bisagno e
Val Polcevera. La conferenza si propone di approfondire le motivazioni, urbanistiche, economiche e sociali che stanno alla
base della formazione della nuova Genova. Un viaggio fra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento che ha disegnato
il volto di una città al centro di una profonda trasformazione attraverso l'estensione dei confini comunali a borghi e contrade
caratterizzati da peculiarità, storiche e culturali, consolidate nel corso dei secoli. Senza trascurare i riflessi che i processi
di annessione hanno comportato nell'evoluzione della vita, pubblica e privata, della nostra città.
Un percorso nelle pieghe di comunità diventate delegazioni e quartieri che oggi fanno da sfondo alla realtà quotidiana della
Genova in cui viviamo.
Domenico Ravenna, laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista, è stato responsabile della sede ligure
dell’Agi, Agenzia giornalistica Italia e, per oltre un ventennio, responsabile dell'informazione economica e finanziaria
presso la redazione di Genova del quotidiano Il Sole 24 Ore.
Auguri in Sede di Piazza Posta Vecchia.
I soci e i simpatizzanti hanno affollato il salone della sede di Piazza della Posta Vecchia per il tradizionale scambio di auguri, che termina "co-o pandoçe e o vin ch'o scciumma". Gli intervenuti sono stati allietati dalle musiche natalizie della tradizione ligure eseguiti in modo eccellente dal musicista Edmondo Romano. Dopo di lui ha preso la parola l'amico Roby Carletta che ci ha messo di buonumore con la sua comicità. Su sollecitazione del presidente Franco Bampi, alcuni tra gli intervenuti hanno recitato delle loro poesie. Come sempre si è effettuata la riffa ricca di premi.
Pubblico
Pubblico
Il presepio della Compagna montato in sede
La Natività
Edmondo Romano
Edmondo Romano, Franco Bampi
Roby Carletta
O pandôçe
Yvonne Migliori
Isabella Descalzo
La riffa
Mario Gerbi, Yvonne Migliori
Peo Costantini
Bruno Gattorno
Ebe Buono Raffo
Franco Bampi, Maria Teresa Moramarco
Giuseppe Balestrero
La festa si avvia alla conclusione
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