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Luca Borzani è intervenuto sul tema: «Tra Marx e Mazzini: la storia poco nota del socialismo genovese (1892-1922)».
123. Genova è stata nel primo decennio del secolo la città dove la presenza socialista più si è intrecciata con
il processo di emancipazione delle classi popolari. E dove, a partire dal porto e dal grande sciopero del dicembre del 1900,
prende forma una cultura riformista fondata sulla cooperazione, l’azione sindacale, il mutuo soccorso, con tratti di unicità
a livello nazionale e una sostanziale autonomia nell’ambito del socialismo italiano. Il quotidiano “Il Lavoro” è il centro di
una iniziativa politica che riassume in forme nuove l’impianto dell’antico mazzinianesimo e coniuga la rivendicazione dei
diritti sociali con la modernizzazione economica. Plinio Nomellini, Adelchi Baratono, Silvio Novaro, Luigi Campolonghi, lo stesso
De Amicis rappresentano la componente artistica e intellettuale di quell’esperienza di cui, prima il fascismo e poi la dimensione
politica del dopoguerra, hanno segnato una profonda cesura e un sostanziale oscuramento nella memoria pubblica della città.
Laureato con lode in filosofia presso l’Università di Genova, Luca Borzani è stato ricercatore presso l’Archivio
Storico Ansaldo, direttore del Centro Ligure di Storia Sociale e redattore della rivista di studi storici “Ventesimo secolo”.
È autore di saggi e volumi diversi sulla storia sociale del Novecento e la cultura d’impresa. È stato Presidente della Fondazione
Palazzo Ducale.
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Concerto di fine ciclo del M° José Scanu e dei suoi allievi: Chitarre all’opera – in occasione dei 40 anni di palcoscenico del M° José Scanu.
198. José Scanu ha iniziato lo studio della chitarra nella sua città, Imperia, all’età
di 8 anni, dove ha iniziato la sua carriera artistica effettuando il suo primo concerto pubblico a Diano Marina nel 1978
presso la Biblioteca Civica A. S. Novaro. Laureato con lode e dignità di stampa in lettere e filosofia all’Università di
Genova e brillantemente diplomato al Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria, ha intrapreso fin da giovanissimo la carriera
concertistica sia come solista sia in formazioni cameristiche. Dal 1989 al 2010 ha suonato stabilmente in duo con il
violinista Mario Trabucco, curatore del violino di Paganini, il celebre “Cannone”, con il quale ha tenuto tour e concerti.
Titolare di numerosi premi e riconoscimenti, dal giugno 2012 il Comune di Genova – Museo del Risorgimento gli ha conferito
il prestigioso incarico di valorizzare attraverso esecuzioni periodiche la chitarra Gennaro Fabbricatore del 1821, liutaio
in Napoli, appartenuta a Giuseppe Mazzini.
Nel 2018 festeggia quarant’anni di ininterrotta carriera artistica, con all’attivo centinai di concerti sia come solista
sia in gruppi cameristici.
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