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Piero Sbarbori è intervenuto sul tema: «Mario Sbarbori: un genovese tra i grandi della storia della profumeria».
109. Dopo la tragedia della II Guerra Mondiale l’Italia riuscì a realizzare il “miracolo economico italiano” grazie all’impegno di uomini validi e caparbi. Mario Sbarbori fu uno di quegli uomini. Appartenente a una famiglia di profumieri, seppe manifestare tutta la sua grande professionalità e competenza nel costruire profumi e acque di colonia famose per la loro fragranza e originalità. Dotato di una straordinaria memoria olfattiva e da una fantasia fuori dal comune, dalla bottega di Via Scurreria arrivò all’amicizia con Jan Jacques Guerlain e a conquistare l’America con le sue fragranze. Guerlain, sorpreso dalla copia esatta di un suo profumo che Sbarbori realizzò col solo aiuto dell’olfatto, lo definì un “naso straordinario”. Ci piace quindi ricordare questa bella figura di profumiere che riuscì, con il suo “naso” e con il suo genio a onorare Genova e l’Italia tanto da suscitare la benevola invidia e l’ammirazione degli indiscussi maestri d’Oltralpe.
Pino Boero è intervenuto sul tema: «Contime ’na föa: fiabe genovesi».
112. Aveva ragione il ligure Italo Calvino quando, a proposito di fiabe, parlando della
nostra regione, scriveva che esiste “pochissimo” e che per lui “era come per chi, girando il mondo, passi
davanti a casa sua e trovi l'uscio chiuso”? Nell’incontro sulle fiabe genovesi e liguri si cercherà di
dimostrare che lo scrittore un po’ aveva torto perché Genova e la Regione non sono state sorde al richiamo
di quella cultura popolare ricca di valori che ogni fiaba contiene ed anzi, in alcuni casi, ci hanno
restituito testi affascinanti nel tema e nella fluidità del racconto.
Pino Boero, che insegna Letteratura per l’infanzia all’Università di Genova, si è occupato
lungamente delle nostre fiabe e il suo “Oscar Mondadori” di Fiabe liguri pubblicato nel 1982 insieme a
Beatrice Solinas Donghi costituisce ancora oggi un punto di riferimento importante per studiosi e
appassionati.
Guido Borghi è intervenuto sul tema: «La lingua dei Liguri Preromani (con particolare riguardo ai nomi di luogo)».
131. Il tema di questa conferenza riguarda la lingua usata in Liguria prima della latinizzazione
dovuta ai Romani. Con un tuffo nel passato linguistico della nostra terra, si vedrà che, in Liguria, tutto ciò che
è preromano (sia il paleoligure sia il ‘paleoeuropeo’ e il ‘mediterraneo’) è esclusivamente celtico ed è il regolare
sviluppo diretto dell’indoeuropeo; la Liguria faceva sicuramente parte del territorio linguistico indoeuropeo
preistorico (l’‘Indoeuropa’).
Questi argomenti saranno trattati con la consueta chiarezza da Guido Borghi, ricercatore di
Glottologia e Linguistica presso l’Università degli Studî di Genova. I suoi interessi di ricerca si concentrano
sulla questione della Protopatria degli Indoeuropei, sulla distribuzione geografica, le istituzioni territoriali
e il patrimonio onomastico delle tribù e popolazioni soprattutto preromane dell’Europa antica e del Bacino del
Mediterraneo. Parole-chiave dei suoi lavori più recenti sono “Celti” e “Sacro Romano Impero”.
Luigi Minuto è intervenuto sul tema: «I Giardini Botanici Hanbury e il loro legame con la Riviera».
115. Thomas Hanbury decise nel 1867 di acquistare il promontorio di Capo Mortola a Ventimiglia per
realizzare, insieme al fratello Daniel uno dei loro sogni della vita: un giardino di acclimatazione dove acclimatare
piante subtropicali e tropicali provenienti da tutto il mondo. La sfrenata ricerca per elementi esotici di quel
periodo si unì all’amore per la ricerca degli Hanbury e il tentativo di approfondire la conoscenza di piante con
potenziale applicazione medicinale. La formazione quacchera di famiglia favorì anche un interesse di Thomas Hanbury
per il territorio circostante che si concretizzò subito in un stretto legame materiale e sentimentale con gli
abitanti di Ventimiglia. I Giardini Hanbury diventarono un luogo di formazione professionale per generazioni di
floricultori che lasciarono un segno indelebile nelle attività economiche della Riviera.
Nato nel 1964, Luigi Minuto è laureato in Scienze Naturali. Curatore dell’Orto Botanico di
Genova dal 1989 al 2000, diventa poi ricercatore di Botanica Sistematica sino al 2014. Nel 2015 è Professore
Associato presso il DISTAV dell’Università di Genova e dal 2015, dove svolge attività di ricerca nell’ambito
della botanica sistematica, della biologia riproduttiva, biogeografia e filogeografia dei vegetali che ha
portato alla pubblicazione di 90 articoli scientifici di cui 40 su riviste internazionali. Dal 2015 è Presidente
del Centro di Servizio di Ateneo per i Giardini Botanici Hanbury dell’Università di Genova.
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