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Sabato 11 giugno 2016 abbiamo visitato alcuni "impianti speciali" dell'Azienda Mobilità e Trasporti di Genova: l'ascensore di Montegalletto (che collega Via Balbi / Principe con C.so Dogali), gli ascensori di Castelletto Levante e Castelletto Ponente (che collegano la Spianata di Castelletto con Piazza Portello) e la ferrovia a cremagliera (erroneamente da molti definita "funicolare") Principe / Granarolo.
Ci ha guidato nella visita Claudio Serra (autore di diverse pubblicazioni in materia di
trasporti, presentate in occasione dei "Venerdì de
Abbiamo visitato per primo l'ascensore di Montegalletto (Principe / C.so Dogali). Si tratta di un impianto unico nel suo genere poiché la cabina parte dalla stazione a valle percorrendo, trainata da un cavo, su binari e ruote come una funicolare, una galleria di circa 300 metri e quindi, giunta alla base del pozzo di risalita, si trasforma in ascensore salendo in verticale. Abbiamo visitato la sala macchine inferiore e quella superiore ed il Sig. Romanelli ci ha spiegato la particolare tecnica di costruzione (che verrà in parte "copiata" per il realizzando impianto Via Cantore / Villa Scassi) e soprattutto le misure di sicurezza installate.
Ci siamo quindi trasferiti in bus a Castelletto dove vi sono due ascensori pubblici: quello "di levante" che porta dalla Spianata a Portello e quello "di ponente" che porta a metà della galleria che collega Portello con Piazza Zecca. Il Sig. Romanelli ci ha fatto salire sul tetto dell'impianto "di levante" - oggi chiuso al pubblico - dove nei primi del '900 vi era un piccolo caffè / panorama che dominava la città. Le foto del nostro Elvezio testimoniano la spettacolarità della posizione. Siamo poi andati a visitare l'impianto "di ponente", particolarmente suggestivo poiché ad esso AMT è riuscita a conservare l'originale cabina lignea. Claudio Serra ci ha spiegato che in origine le gallerie a valle dei due impianti avrebbero dovuto essere collegate e fatte proseguire fino in Piazza della Zecca. Prosecuzione non realizzata per mancanza di fondi.
Utilizzando l'impianto "di levante" siamo quindi scesi in piazza Portello dove, via bus, ci siamo recati alla stazione a valle di partenza della "Ferrovia a cremagliera Principe Granarolo" dove è stato distribuito ai presenti una copia di un articolo di Claudio Serra e Alessandro Sasso sull'impianto. La prerogativa di questo impianto, inaugurato nel 1901, è l'utilizzo di una "cremagliera" anziché della fune ed è uno degli ultimi di questo tipo esistenti in Italia. Sempre con il Sig. Romanelli, che ci ha spiegato la storia e le caratteristiche dell'impianto, siamo saliti a Granarolo dove la stazione di arrivo è ancora l'originale costruzione in legno (come lo era quella a monte della Funicolare di S. Anna, andata a fuoco per atto vandalico di alcuni rampolli della "Genova Bene" vent'anni fa).
Dopo le foto di rito e la raccolta di alcuni rametti di rosmarino siamo ridiscesi alle ore 12 a valle. Nell'occasione
Claudio Serra ci ha anticipato la prossima pubblicazione di un libro sul trenino di Casella, che verrà
recensito nell'ambito dei "Venerdì de
(clicca sulla fotografia per ingrandirla; poi, se vuoi, salvala per avere una risoluzione maggiore)
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