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Raimondo Sirotti è intervenuto sul tema: «Giuseppe Sacheri, pittore del mare».
Giuseppe Sacheri (Genova 1863 – Pianfei, CN, 1950). L’intenzione è certamente quella di togliere alcuni veli che il tempo ed una certa memoria corta hanno in qualche modo contribuito a nascondere l’importante opera di un artista come Giuseppe Sacheri che ha lasciato un segno profondo e inconfondibile nella storia, non solo ligure, della pittura a cavallo tra Otto e Novecento. La chiarezza del segno nasce dalla grande curiosità che porta l’artista in Olanda, Danimarca e Finlandia. Sono esperienze che cambiamo profondamente il suo approccio alla realtà. Per Sacheri il percorso artistico passa dalla osservazione/contemplazione del mare, all’impatto con le realtà nordiche che mutano quasi drammaticamente la stessa stesura del colore che si trasforma anche matericamente. La vicenda artistica del pittore si conclude con il trasferimento nel 1927 a Pianfei e ci appare come una necessità di trovare momenti sereni e tranquilli con l’inclinazione verso una liricità che è l’ultimo approdo di una vita vissuta da artista vero e totale. Di questo ed altro ci parlerà Raimondo Sirotti, artista di chiara fama, autore degli arazzi per il ricostruito Teatro Carlo Felice, già sindaco di Bogliasco, attuale presidente dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.
Domenico Ricci e Filippo Maiani sono intervenuti sul tema: «Sovrapporta e Portali a Genova».
A passeggiare nel centro storico della nostra città si resta affascinati non solo dalle numerose edicole mariane ma anche dai sovrapporta e portali in marmo o ardesia di pregevole fattura artistica. Essi hanno origine nella seconda metà del XV secolo con l’esigenza delle ricche famiglie di dare alle loro dimore dignitosi accessi dopo che sono state chiuse le medioevali logge a pianoterra, non più funzionali come accesso ai magazzini in seguito alla caduta di Costantinopoli e la conseguente crisi commerciale. Il fatto è favorito anche dalla presenza di scultori e scalpellini in prevalenza di scuola lombarda e toscana nella nostra città. Il tema sarà trattato con la proiezione di immagini da Filippo Maiani, appassionato di fotografia, e Domenico Ricci, cultore sin dai tempi dell'università della storia di Genova medioevale, con l’intento di far conoscere e amare Genova, la sua arte e la sua storia.
Mario Vergari è intervenuto sul tema: «Il Chinotto, l'agrume dimenticato della Liguria».
Il chinotto è originario della Cina da cui il nome. Gli Europei, e specificatamente i Portoghesi,
ne vennero a contatto nel XVI secolo. L’interesse era dovuto al fatto che da tale frutto si ricavava una importante
e odorosissima essenza per profumi. In più, la presenza di moltissime sostanze antiossidanti lo rendeva adatto
alla conservazione sui velieri di allora anche in lunghissimi tragitti, come fonte di vitamine per gli equipaggi.
Importato in Europa, il Chinotto si acclimatò sulle sponde del Mediterraneo e fino al XVIII sec. la sua coltivazione
era parecchio diffusa, ma a partire dall’Ottocento si ebbe una notevolmente riduzione. Attualmente la coltivazione
del Chinotto è completamente scomparsa dalla Penisola Iberica, dalla Provenza, dal Nord Africa nonché, all'Est,
dalla Turchia e dalla Siria. Oggi rimane coltivato in maniera industriale solo nella provincia di Savona (da
Albenga a Savona) con un picco di produzione nella zona compresa tra Pietra Ligure e Finale Ligure.
Ci parlerà di questo interessante e dimenticato agrume Mario Vergari, priore dell’Arciconfraternita
del Chinotto, che ha come scopo quello di recuperare e conservare la cultura del chinotto promuovendo la partecipazione
attiva dei giovani.
Vincenzo Lorenzelli è intervenuto sul tema: «Il sistema Gaslini: ieri, oggi, domani».
L’Istituto Giannina Gaslini, il più grande ospedale pediatrico del nord Italia, ha iniziato l’attività
nel lontano 1938 ed è sempre stato all’avanguardia nel campo dell’assistenza e della ricerca senza mai tradire gli
ideali del Fondatore: il senatore Gerolamo Gaslini. L’Istituto, infatti, fu costruito interamente a proprie spese
dai coniugi Gaslini, per ricordare la loro figlioletta Giannina morta in giovanissima età. Nella conferenza il prof.
Lorenzelli illustrerà l’attività e le problematiche attuali dell’Istituto Gaslini e la sua importanza nel quadro
dell’attuale Sistema Sanitario Nazionale. Illustrerà inoltre l’attuale “Sistema Gaslini” che comprende, oltre
l’Istituto, la Fondazione Gerolamo Gaslini, il Centro Internazionale di Studi e Formazione Germana Gaslini e
l’Associazione Gaslini onlus.
Vincenzo Lorenzelli è stato professore di chimica presso la facoltà di ingegneria dell’Università
di Genova fino al 1998 quando si è trasferito all’Università Campus bio-medico di Roma della quale è stato Magnifico
Rettore fino allo scorso anno. Oltre all’attività didattica e di ricerca universitaria ha svolto diversi ruoli in
campo economico e sociale quale presidente della Fondazione Carige fino al 2007, membro del Comitato Nazionale per
la biosicurezza e le biotecnologie della Presidenza del Consiglio, membro del Comitato Consultivo per la
Cooperazione alla sviluppo del Ministero degli Affari Esteri. Attualmente è presidente del Consiglio di
Amministrazione dell’Istituto Giannina Gaslini, del Consiglio Direttivo dell’Associazione Gaslini onlus e della
Fondazione Rui.
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