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Massimo Angelini è intervenuto sul tema: «Il segreto di Garibaldo: la storia delle comunità in Liguria».
Una piccola comunità della Val Graveglia al centro di un intrigo famigliare e storico che si trasforma nella storia intima di una valle intera. Nel segreto di una lapide misconosciuta affiorano i desideri, le alleanze e le tensioni che animano la vita di una comunità rurale nel corso del XVIII secolo. Si scopre così un processo di invenzione della tradizione, che mostra uno spaccato inedito sulla forma interna delle parentele e la loro ripartizione in segmenti. Si evidenziano scritture domestiche, soprannomi collettivi, politiche del prestigio e strategie familiari per l'accesso alle risorse comuni. Nella storia intima di una valle raccontata in un saggio di antropologia storica, un modello innovativo per rileggere la storia locale. Autore di questo studio è Massimo Angelini, che ha scritto saggi dedicati alla storia delle mentalità, ai processi di formazione delle comunità locali fra antico regime ed età contemporanea, alla tradizione rurale, alla cultura della biodiversità, alle comunanze e alle titolarità collettive. È anche l’autore annuale del celeberrimo “Bugiardino”, lunario rurale e popolare delle terre liguri.
Padre Eugenio Cavallari è intervenuto sul tema: «La Madonnetta: dal presepio al museo e ai reliquiari».
Il Santuario della Madonnetta, più esattamente il Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara,
è stato costruito tra il 1695 e il 1696 da Padre Carlo Giacinto Sanguineti, membro dell’Ordine degli agostiniani
scalzi. La Madonnetta è conosciuta soprattutto per il monumentale Presepio artistico, che accoglie un centinaio di
sculture lignee o in costume dell’epoca (sec. XVII-XVIII), prodotte in Genova da grandi o anonimi artisti: solo di
alcune si è potuto stabilire con sufficiente certezza la paternità. Nel 1977, dopo sette anni di lavoro per preparare
il locale e allestire la scenografia, il Presepio è stato sistemato in modo permanente sotto la chiesa. Esso occupa
un’area di 100 mq ed è disposto in tre grandi raffigurazioni.
Il patrimonio artistico del Santuario è completato dal tesoro, che accoglie quadri, reliquiari, oggetti di culto,
arredi e paramenti sacri. Esso è assai cospicuo sia per il valore intrinseco di molti pezzi sia per il numero
eccezionale, in massima parte doni dei devoti alla Madonnetta; e sarebbe ancor più vistoso se, a più riprese, la
Repubblica (1746) e Napoleone (1798) non lo avessero spogliato. Attualmente solo in minima parte è esposto in una
sala-museo adiacente l’altare maggiore, inaugurata nel dicembre 1977.
Auguri in Sede di Piazza Posta Vecchia
La tradizionale festa prenatalizia genovese, con intrattenimenti, novità, canti e degustazioni
co-o vin ch'o scciumma. Hanno partecipato, con la loro musica genovese, Guido Dellepiane (premio Marzari
nel 2009) alle tastiere e alla fisarmonica, e Gianni salìvoldelli al canto.
All'inizio è stata presentata la chirarra, probabilmente di inizio Novecento del liutaio genovese Giuseppe De
Bernardi, donata da Giovanni Tavella di Cascine di Ronco e restaurata dal liutaio Gian Maria Assandri. È stato
anche presentato il piatto, realizzato da Elena Pongiglione, artista nostra console, che sarà donato al sindaco
durante il Confeugo.
Durante la festa si è svolta la cerimonia di intitolazione della biblioteca sociale al compianto
amico e bibliotecario Ezio Baglini. Hanno presenziato i due figli Paolo e Giovanni.
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