[ Indietro ]
|
(clicca sulla fotografia per ingrandirla)
Carla Sibilla, assessore comunale alla cultura e al turismo, è intervenuta sul tema: «Cultura e turismo una risorsa per la città».
Da svariati anni, il ciclo de “I Martedì de A Compagna” si apre con l’intervento di un amministratore pubblico invitato ad esporre la situazione di sua competenza e le iniziative che ha intrapreso o che intende attuare per migliorare sempre di più la nostra bella Genova e la nostra bella Liguria. Quest’anno A Compagna ha invitato Carla Sibilla, assessore comunale alla cultura e al turismo, che ci esporrà i suoi progetti per il rilancio turistico e culturale della nostra città.
Mariolina Manca è intervenuta sul tema: «I rapporti tra Genova e la Turchia, ieri ed oggi».
Genova ebbe centinaia di insediamenti (detti impropriamente “colonie” ma che oggi chiameremmo più
correttamente “piattaforme logistiche”) nel Nord Africa, ma soprattutto nel Levante ovvero nel Libano, in Turchia
e in Crimea, solo per citare i luoghi più importanti. Genova ebbe quindi fiorenti e costanti rapporti con la Turchia
nel periodo che va dall’XI al XVI secolo. Tali rapporti, mutati dal mutare dei tempi, sono oggi ripresi sul piano
culturale dal Comune di Genova e su quello industriale da alcune ditte genovesi impegnate per la realizzazione
di importanti opere in alcune città turche.
Di questo affascinante scenario di ieri e di oggi ce ne parla la prof. Mariolina Manca, già docente di «Arte» al
liceo scientifico Champagnat e autrice per l’Associazione Italo Britannica, di un DVD dal titolo “Dalla Lanterna
al Bigo”.
Vittorio Laura è intervenuto sul tema: «La Lanterna: storia, letteratura, iconografia».
La Lanterna non è solo un faro per la navigazione e un monumento che spicca nel paesaggio genovese.
È un grande simbolo, che ha formato per secoli l’identità morale della nostra città. Quindi appare in oggetti e documenti
diversissimi, nella cartografia e nei portolani, nelle stampe popolari, nelle opere d'arte di Aldo Bosco, Sergio
Fedriani, Gian Marco Crovetto, e persino in oggetti quotidiani. Oggi il suo mito è forse offuscato da un monumento
moderno, il Bigo, più turistico, mentre la Lanterna è - oltre che turistica - lo strumento di una funzione precisa
per i naviganti. La conferenza di Vittorio Laura tratterà di tutti i valori simbolici ideali della Lanterna, con
letture di testi in genovese e proiezioni di moltissime immagini, sia artistiche sia popolari, tanto intense quanto
curiose, per dimostrare la straordinaria vitalità secolare di questo simbolo.
Vittorio Laura, bibliofilo e collezionista, si dedica in particolare a tutte le memorie letterarie e grafiche di
Genova e della Liguria; inoltre è l'ideatore delle edizioni di EdiTOIO e curatore di mostre.
Carlo Repetti è intervenuto sul tema: «Teatro Stabile di Genova ieri con Mariangela Melato, oggi un po’ più soli, ma sempre con la vita dentro».
Mariangela Melato è stata sicuramente una delle più grandi attrici del secondo Novecento, e per
il Teatro Stabile di Genova l’incontro ventennale con lei è stato fonte di arricchimento sia umano che artistico.
La sua scomparsa prematura è stata una perdita impossibile a sanarsi, ma naturalmente “the show must go on”, come
si dice in teatro, o per meglio dire la vita continua, e continua con il rapporto con il pubblico che, se è molto
rafforzato dalla presenza del singolo attore di grande chiamata, è però costruito di giorno in giorno su molte
linee di lavoro convergenti alla sera in uno spettacolo dal vivo che si spera sappia emozionare, divertire e anche
parlare alla testa delle persone. A parlarci di questo sarà Carlo Repetti, direttore del Teatro Stabile di Genova.
Carlo Repetti è stato autore di spettacoli messi in scena dal Teatro dell’Archivolto, dal Teatro Stabile di Genova
e dal Festival di Spoleto, fra cui Borges, Inverni, Verso la fine dell’estate; ha anche tradotto dal francese e
dall’inglese numerosi testi teatrali. Ha ideato e organizzato per il Teatro Stabile di Genova il ciclo di letture
integrali della Divina Commedia (1983-86), dell’opera di Eugenio Montale (1988-89), dei grandi discorsi della
Storia (1996), delle pagine delle grandi religioni (1997) e delle “Mises en Espace (dal 1996). È autore del romanzo
“Insolita storia di una vita normale” edito da Einaudi, premio Cuneo opera prima.
Ha ricoperto la carica di Assessore allo Spettacolo, al Turismo, allo Sport, al Commercio del Comune di Genova
fra il 1990 e il 1993 e fra il 1997 e il 2000.
È cittadino onorario di Cabella Ligure e Cavaliere della “Légion d’Honneur”.
Mario Paternostro è intervenuto sul tema: «La politica genovese tra storia e cronaca».
Un anno vissuto pericolosamente. Potremmo definire cosi questi ultimi mesi, da quando è arrivato
Monti a quando è spuntato Letta in compagnia di Alfano.
Sta davvero cambiando qualche cosa nella politica italiana? Potrebbe essere la volta buona e magari proprio Matteo
Renzi, enfan prodige del Pd, potrebbe essere lo scardinatore di un sistema che ha paralizzato tutti i partiti.
Ma riuscirà Renzi o verrà stoppato dall’apparato del vecchio Pd?
Questo il panorama nazionale senza toccare il Fattore B, cioè Berlusconi.
E in Liguria e a Genova? Che cosa sta succedendo? Quali conseguenze può avere lo sconquasso nazionale? Ci sono
davvero i leaders nelle nuove generazioni o ci dovremo rassegnare al deja vu e all’imbalsamazione?
Di questo e di altro parlerà Mario Paternostro, ex capocronista e vicedirettore del Secolo XIX e di Primocanale
e da pochissimi giorni presidente dell’emittente privata ligure e conduttore il martedì sera alle 21 dello
spazio politico Liguria Today.
[ Indietro ]