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Come ogni anno, l'associazione
Maurizio Daccà
Gran Cançelê
A-i 5 de dexembre do 2012
Autoritæ, Zeneixi e amixi convegnui, bon giorno
Sono noti i fatti della storia della Repubblica di Genova del 5 dicembre 1746 che hanno avuto un significativo momento
di aggregazione dei genovesi con risvolti religioso-politici.
E A Compagna, nell'onorare in questa ricorrenza la figura del giovane Balilla intende sì testimoniare quegli eventi
ma con uno spirito attuale.
Balilla, dopotutto, è un giovane divenuto un mito e, allora, questo giorno è l'occasione giusta per rivolgerci ad
essi.
Noi pensiamo che questo monumento, più che rappresentare il giovane eroe, raffigura l'ardire generoso d'un popolo e,
quindi, sia un punto di riferimento per i nostri giovani per ricordare di guardare al passato per apprendere dalla
storia e da essa sviluppare la consapevolezza dei valori che essa ci offre e collegarli alla realtà dei nostri
giorni.
E proprio ai giovani
Abbiamo poi, proseguendo il progetto della lingua, pensato alle nuove generazioni i bambini dell'asilo e delle prime classi elementari.
Qui con la Regione Liguria e Fondazione Carige stiamo collaborando al progetto "Età Libera invecchiamento Attivo". Perno del progetto è la figura del “nonno” o della “nonna”, alla quale è solo richiesto di essere capace a parlare bene il genovese. L’attività del “nonno” consiste nel partecipare alla vita scolastica, su indicazione degli insegnanti, interagendo con gli alunni parlando esclusivamente in lingua genovese. Siamo letteralmente sommersi dalle richieste e moltissime scuole partecipano.
Quelli che vi ho citato sono solo alcuni dei motivi che spingono A Compagna, con orgoglio, a continuare ad impegnarsi come per la nostra amata Genova.
Viva Zena, Viva San Zorzo!
Alegri!
(clicca sulla fotografia per ingrandirla)
S. Caratozzo - M. Daccà | Balilla |
L'epigrafe illeggibile |
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