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Filippo Maiani e Domenico Ricci sono intervenuti sul tema: «Come le edicole votive raccontano di Maria Santissima, Regina di Genova». Testo dell'intervento
Il 25 marzo del 1637 Maria Santissima venne proclamata Regina di Genova. La
Serenissima Repubblica intendeva così assumere dignità regale (restando pur sempre repubblica!)
ed avere finalmente le onoranze regie alle quali ambiva da tempo. Ma la devozione del popolo
genovese per la Madonna risale a tempi più lontani e l’invocazione “viva Maria”, quale sprone
al combattimento, si sentì anche quando i Genovesi sconfissero Carlo Emanuele di Savoia nel
1625. Questa devozione è testimoniata dal grande numero di edicole a Lei dedicate sparse nel
centro storico innalzate per ringraziamento e protezione.
Filippo Maiani, appassionato di fotografia, e Domenico Ricci, cultore sin dai tempi
dell'università della storia di Genova specialmente del periodo medioevale, documentano
questa presenza con fotografie e percorsi per far conoscere e amare Genova, la sua arte
e la sua storia.
F. Bampi - F. Pittaluga | Pubblico | Pubblico |
F. Maiani - D. Ricci | D. Ricci | F. Maiani |
Patrizia Marica è intervenuta sul tema: «Come il Museo Diocesano racconta la storia del territorio genovese».
Il Museo Diocesano offre l'occasione per un approfondimento nella conoscenza della città, attraverso la riscoperta di opere che documentano le vicende della Chiesa genovese. Manufatti artistici e testimonianze figurative si legano infatti strettamente al culto e alla spiritualità espresse dalle comunità locali: una produzione di alta, talvolta altissima, qualità che accompagna la storia della Diocesi e che viene presentata, secondo un ordine cronologico, nelle sale del museo. Ce ne parlerà la dott.ssa Patrizia Marica, storico dell’arte e guida turistica, che lavora presso il Museo Diocesano e che ha più volte guidato gruppi di persone all’affascinante scoperta della nostra città.
F. Bampi | P. Marica - M. Vietz | P. Marica - F. Bampi |
Pubblico | Pubblico | A. Lusso |
Marco Macciò è intervenuto sul tema: «Come i film raccontano Genova».
Il legame tra Genova e la cinematografia è stretto ed ha molte facce. Soprattutto, non è a senso unico. Da oltre un secolo infatti la nostra città è la protagonista di svariati set cinematografici, ma anche la fucina da cui sono emersi attori, registi, produttori ed altre figure chiave della Decima Musa. Marco Macciò, che da anni affianca la passione per il cinema all’interesse professionale per le questioni marittime ed energetiche, propone un percorso a due sensi. Uno attraverso i genovesi che hanno giocato un ruolo nel mondo dei film; l’altro lungo le pellicole più significative coinvolgenti la nostra Città, per capire ciò che anima i registi quando selezionano i contesti, gli scorci e gli sfondi.
F. Bampi - M. Macciò | M. Vietz | M. Macciò |
F. Bampi | Pubblico | Pubblico |
Ezio Baglini è intervenuto sul tema: «Come un sanpierdarenese racconta alcune ville di San Pier d’Arena».
Già da epoca medievale il territorio di San Pier d’Arena fu usato da ricche
e potenti famiglie genovesi per costruirvi case e ville residenziali con vasti giardini, orti
e boschi. Nella seconda metà del Cinquecento il fenomeno vacanziero divenne moda e determinò
l’erezione di oltre cento ville signorili di alto pregio, tanto da far scrivere da Francesco
Maria Accinelli nel suo “Atlante Ligustico”: «Lo più sontuoso borgo di tutta Italia». La
destinazione dalla seconda metà dell’Ottocento a zona industriale portò alla rovina di oltre
due terzi di questo patrimonio. Rimangono così una trentina di edifici chiusi nel contesto
urbano infoltito di case e strade nuove purtroppo non adeguatamente valorizzati dalla Grande
Genova e che quindi aspettano un utilizzo a fini migliori.
Ezio Baglini, medico, “cercamemoria” e appassionato della storia di San Pier d’Arena, ci
racconta le vicende di alcune di queste ville superstiti.
M. Vietz | E. Baglini - F. Bampi | E. Baglini |
F. Bampi - E. Baglini | Pubblico | Pubblico |
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