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Marco Ghiglione è intervenuto sul tema: «Come un musicista impegnato racconta
il Teatro Carlo Felice».
L'intervento è stato preceduto dalla presentazione,
da parte del responsabile dell'Ansa di Genova, Alessandro Galavotti, del volume
sull'alluvione "Allerta 2",
i cui proventi vanno a beneficio delle popolazioni alluvionate.
Un grande spazio scenico con 3 palcoscenici intercambiabili, sostenuto da tecnologie sofisticate; 2000 posti a sedere ; un capiente Auditorium riservato a conferenze, proiezioni e convegni; un circuito di attività ed una storia importante: parliamo del Carlo Felice. All’inizio del XVIII secolo Genova sentì l’esigenza di un teatro che movimentasse la vita culturale cittadina e per i Genovesi è ancora la vitalità che conferma il senso dell’istituzione esemplare. Il maestro Marco Ghiglione, socio de A Compagna, lavora attualmente per il Teatro con questa consapevolezza.
F. Bampi | A. Galavotti | Pubblico |
P. Baccari - M. Ghiglione | Pubblico | M. Ghiglione |
Mirco Oriati e Rossana Rizzuto sono intervenuti sul tema: «Come una coppia genovese-palermitana racconta del connubio tra Genova e la Sicilia». Testo dell'intervento
Il valore dei centri storici emerge chiaramente quando si rileggono le vicende delle città alla luce dei loro antichi rapporti. Idealmente possiamo salpare dalla Genova medioevale o rinascimentale e sbarcare in quelle città del Mediterraneo che per virtù diedero ai nostri antenati un’opportunità di radicamento. In quelle stesse città possiamo oggi ritrovare le testimonianze della comunità genovese. Così è per Palermo. I coniugi Oriati, con una personale ricerca appassionata e attendibile, sanno comunicare questo aspetto della storia mediterranea.
M. Vietz | F. Bampi | M. Oriati |
Pubblico | R. Rizzuto | Pubblico |
Mauro Casale è intervenuto sul tema: «Come un cultore di storia “nostrana” racconta il Castello ritrovato di Torriglia».
Antiche vestigia di dame e cavalieri, fiabe e leggende si intrecciano nella storia delle valli liguri, cariche dell’inaspettata ricchezza di un passato enigmatico. L’attaccamento alle proprie radici induce a cercare, trovare e ricomporre pezzetti di storia per creare un racconto, che se non porta nuove certezze alla Storia, porta ad amare, rispettare e riconoscere ciò che è comunque un segno della Storia.
F. Bampi - M. Vietz | M. Casale | Pubblico |
Pubblico | Pubblico | Pubblico |
Maria Cristina Castellani è intervenuta sul tema: «Come un editore genovese racconta la Città».
Le pubblicazioni di storia e cultura genovese sono parte del patrimonio cittadino perché operano per la formazione di una coscienza critica, semplicemente mettendo in relazione gli abitanti col loro territorio e la loro storia. Questi libri non solo rispondono ad esigenze di carattere formativo, sulle quali tutti concordano, ma trattano argomenti interessanti e riconoscibili, favoriscono la conoscenza precisa di come le strutture o gli eventi si sono riflessi sulla Città, contribuiscono all'educazione e rinviano ad altre esperienze. Ne parla per E.R.G.A. la scrittrice genovese Maria Cristina Castellani, esperta di comunicazione interculturale.
F. Bampi | F. Bampi - M.C. Castellani | Pubblico |
F. Pittaluga | Due fratelli Merli | M.C. Castellani |
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