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Bruno Sacella è intervenuto sul tema: «Anche Garibaldi portava i blue-jeans, ovvero Garibaldi capitano di mare».
Nel 1832, a soli 25 anni Giuseppe Garibaldi riceve la patente di capitano
di lungo corso. L’uomo si forma quindi in mare, dove si abitua a gestire l’equipaggio,
ad affrontare la situazione critica, ad incontrare differenti culture. L’eroe è un
marinaio prestato alla battaglia, che sul mare vive e impara la disciplina, il rispetto
dei pericoli, il coraggio ed il buon senso. Non a caso il Museo Centrale del Risorgimento
a Roma conserva oggi i suoi pantaloni in tela jeans, la stoffa di cotone blu usata
dalla marineria genovese.
Bruno Sacella, presidente del Museo Marinaro di Camogli, conosce bene questo aspetto
della nostra storia risorgimentale, e può raccontare come sia strettamente legata alla
marina mercantile.
Pubblico | Pubblico | Pubblico |
M. Vietz | F. Bampi | B. Sacella |
Maria Cristina Bruzzone e Piero Biggio sono intervenuti sul tema: «C’è una grande strada verde….l’Alta Via dei Monti Liguri».
Da un’estremità all’altra delle Riviere, per oltre 400 chilometri, l’itinerario dell’alta via dei Monti Liguri è un meraviglioso percorso a tappe. Sullo spartiacque delle Alpi Marittime e dell'Appennino Ligure, adulti, anziani e bambini lasciano il turismo di massa e si ritrovano a conoscere un territorio di grande pregio naturalistico, storico e architettonico, nella consapevolezza di esserne tutti insieme custodi. Maria Cristina Bruzzone, per l’Associazione Alta Via dei Monti Liguri, e Piero Biggio, per il Club Alpino Italiano Sezione Sampierdarena, documentano le peculiarità di una via adatta tanto alle famiglie che agli abili escursionisti, da dove poter ammirare la nostra regione dall’alto, verso il mare, la pianura Padana e l'arco alpino.
F. Bampi | M. Vietz | M.C. Bruzzone |
P. Biggio | Pubblico | Pubblico |
Flavio Serafini e Emanuela Tenti sono intervenuti sul tema: «I ritratti delle imbarcazioni come affascinante documento dell’identità marinara della Liguria».
È opportuno soffermarsi sul potere comunicativo dell’arte per salvaguardare e far vivere il patrimonio culturale di un popolo. Che la Liguria sia terra di naviganti è un dato acquisito, ma quanto la navigazione ci appartenga può essere trasmesso a chiunque e con facilità dai ritratti delle nostre splendide imbarcazioni, immagini che educano al bello, stimolano la nostra curiosità, invitano garbatamente alla responsabilità verso il passato e il futuro. Emanuela Tenti ha il dono e la capacità di trasmettere la storia di navi e barche attraverso una pittura raffinata e coinvolgente. Nel 1998 allestì la sua prima personale a Imperia, grazie al comandante Flavio Serafini, curatore e direttore del Museo Navale Internazionale del Ponente Ligure, e si innamorò delle Vele d’Epoca.
M. Vietz - F. Bampi | E. Tenti | F. Serafini |
Pubblico | Pubblico | F. Bampi |
Francesco Pittaluga è intervenuto sul tema: «Breve storia dell’aeronautica genovese, dalle mongolfiere all’aeroplano, con aneddoti e curiosità».
La nostra aeronautica è stata straordinaria e può costituire una percorso narrativo insolito, una rotta aerea che ci porti a conoscere meglio la storia di Genova, abbinando studi accurati a fatti curiosi. Il racconto di un prossimo passato è un ottimo mezzo per avvicinare e responsabilizzare le generazioni, grazie a un tema attraente come il volo. Quando la storia si fa racconto diventa coinvolgente: la curiosità si sposa all’attenzione di chi ne sa, di chi c’era, di chi non ne sa, di chi neppure c’era. Francesco Pittaluga, laureato in ingegneria aeronautica e geografia, oggi consulente per Alitalia ed altri enti, è un “tecnico umanista” che ama definirsi innanzi tutto socio de A Compagna.
F. Bampi | M. Rossi Patrone - F. Bampi | M. Vietz |
F. Pittaluga | Pubblico | Pubblico |
CLiSCET, i giovani de A Compagna sono intervenuti sul tema: «Largo anche ai zoeni».
A Compagna è cosciente che per vivere e crescere ha bisogno dei giovani,
ai quali può dare valori condivisi, un’illustre identità ed una solida esperienza
organizzativa. Per questo ha incoraggiato la nascita di una sezione gestita dalle nuove
leve, che hanno scelto il nome CLiSCET: “Compàgna Lìgure Sarvagoàrdia Coltûa E Tradiçioìn”.
Questi nuovi soci organizzano proprie attività adeguate alla loro generazione, in
sintonia con lo Statuto. L’Associazione “madre” sostiene il loro entusiasmo e il loro
impegno per un grande vocabolario di Genovese da mettere su INTERNET.
M. Vietz | F. Noceti - F. Bampi | F. Noceti |
R. Ricci | S. Lusito | Pubblico |
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