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A Compagna > Fotografie > 10 Dicembre 2009

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Anniversario del voto in Oregina

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Come ogni anno, il 10 dicembre alle ore 10.30 l'associazione A COMPAGNA è presente al santuario di N.S. di Loreto in Oregina per partecipare allo scioglimento del voto per la cacciata degli austro piemontesi da Genova avvenuta nel 1796 a seguito dell'episodio del Balilla. Quest'anno il discorso, qui sotto riportato, è stato tenuto dal Gran Cancelliere Maurizio Daccà.

A-i 10 de dexembre do 2009

Scioglimento del voto al Santuario di N.S. di Oregina

Eccellenza, Autorità, amixi convegnui, buon giorno

dopo 262 anni siamo sempre qui riuniti al Santuario di Oregina dedicato a Nostra Signora di Loreto per rinnovare, con riconoscente affetto e devozione alla Madonna, lo scioglimento del voto fatto dai nostri concittadini predecessori. A COMPAGNA, in questa importante giornata, è la voce della popolazione salita qui, oggi come allora, insieme a tutte le maggiori Autorità cittadine, ecclesiastiche e politiche, per rispettare un impegno religioso e morale.

Noi, qui riuniti, umilmente ma fervidamente chiediamo alla Celeste Madre di ricordarsi che Genova, è e vuole continuare ad essere città di Maria e che lo era già oltre 100 anni, prima della liberazione dall'oppressore austriaco quel lontano 10 dicembre 1746. Oggi, il continuare a sciogliere il voto ha due significati: ricordare quel fatto, la visione di fra Candido Giusso, e di nutrire la speranza nel futuro. Ed è a questa speranza di futuro che Genova deve adoperarsi affinché sia sempre molto forte a devozione a Maria e la solidarietà tra i genovesi.

Quindi, esorto tutti a riflettere sul senso di quel no alla guerra da parte dei genovesi di allora per quella volontà di ribellione ai soprusi, per il rispetto degli altri calpestato. E desidero, in particolar modo, richiamare l'attenzione sul discorso di speranza nel futuro proprio perché la lotta fatta allora era per continuare ad avere un futuro e fu vinta grazie alla forte solidarietà di popolo e governanti.

In questo senso oggi, A COMPAGNA, voce fuori dai partiti rappresenta Genova nel senso più profondo, e la vuole vedere bella e fattiva, intende comunicare alle Istituzioni che ci guidano che dobbiamo essere uniti, per cogliere il significato, lo spirito e la capacità di visione che i nostri predecessori ebbero e vissero progenitori di un’ottica globale ma solidale. Per essere ascoltati dagli altri i Genovesi hanno saputo esplorare nuove vie, cercato nuovi strumenti, interpretato nuovi linguaggi, conosciuto nuove culture mantenendo forte la propria identità, dimostrando capacità di adeguamento alle circostanze, arricchendosi economicamente e spiritualmente.

E, concludo, avendo oggi la possibilità di rivolgermi alle Istituzioni affinché esse entrino a far parte del nostro sodalizio, perché possiamo essere tutti veramente una voce.

Viva Maria, Viva Zena!


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