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Domenica 13 settembre 2009 si è tenuto a Brugnato il secondo convegno dei cronisti delle tradizioni e dei periodici di cultura e storia locali.
Questo Comune della Val di Vara, le cui origini risalgono all’VIII secolo, è incluso a buon diritto nella classifica "I borghi più belli d'Italia" e si distingue per l’attenzione alla propria storia. Per la salvaguardia della memoria storica spicca in particolare il contributo dato dal periodico “La Gazzetta del Vara”, diretto da Gualtiero Vecchietti.
Come organizzatore, il dott. Vecchietti ha salutato le autorità e gli intervenuti al Convegno.
Il sindaco Corrado Fagiani si è dimostrato convinto che una rinascita dei paesini dell'alta Val di Vara sia legata tanto alle iniziative culturali quanto alla stampa locale; l’assessore alla cultura Luisa Cascarini ha raccontato con competenza l’esperienza archeologica in Brugnato; interessato e soddisfatto si è dimostrato Eraldo Scapazzoni, presidente della comunità montana.
Sono intervenuti i rappresentanti de “L’Eco di Levanto”, creato da Sonia Maestro Rodolfo e diretto da Guido Ghersi; la cronista spezzina de “Il Secolo XIX” Sandra Coggio, che ha raccolto le testimonianze sull’affondamento della corazzata Roma (1940); Sandro Fascinelli, che dirige “Ameglia informa” e “Lerici in”; Mauro Dispensa direttore de “Il Pellicano” di La Spezia e Massa Carrara; Giorgio Colombo di Castel Goffredo in provincia di Mantova, direttore della rivista locale di levatura internazionale i “Quaderni del Premio Acerbi”.
Hanno espresso importanti riflessioni i lunigianesi Dario Manfredi, del “Centro Studi Malaspiniani” di Mulazzo e Mirco Manoguerra, del “Bollettino Dantesco” on-line.
Il brugnatese Alberto Righetti ha letto una cronaca popolare in dialetto e la relazione del libro “La Spezia nel Quattrocento”, del Prof. Del Prato.
In questo interessantissimo contesto si è inserito il mio intervento sul “Bollettino de
Candidando per l’incontro del prossimo anno la città di Castel Goffredo, ha chiuso i lavori il giornalista bolognese Roberto Zalambani, che per l’Ordine nazionale dei giornalisti sta studiando la realtà della stampa di cultura locale.
Non sono mancate pertinenti considerazioni da parte del pubblico e tutti hanno applaudito calorosamente l’ottimo operato e la signorile modestia di Gualtiero Vecchietti, che ha raccontato della “Gazzetta del Vara” e dell’amore per la propria terra, unico motore per la realizzazione di un progetto giornalistico frutto di dedizione gratuita.
(clicca sulla fotografia per ingrandirla)
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