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Tra l’ottobre e il dicembre del 1923 furono realizzate le insegne più importanti: il distintivo con il grifo rosso in campo bianco, la tessera sociale (disegnata da Francesco Bozzo, «Pitueto») e il gonfalone eseguito su idea e primo abbozzo di Umberto Villa, uno dei fondatori de A Compagna. L’inaugurazione di questo primo Gonfalone avvenne il 9 dicembre 1923 al Politeama Genovese in occasione del «Dieci Dicembre», anniversario dello scioglimento del voto a Oregina in ringraziamento della cacciata degli Austriaci da Genova.
Alla fine degli anni sessanta il Gonfalone, sopravvissuto agli eventi bellici ma consumato dal tempo e dall’usura, venne sostituito con una copia in scala ridotta del primo, la cui realizzazione è stata possibile grazie al particolare contributo dei soci Emma Poggi e di Alberto Boccaleone. Tuttavia, senza una particolare motivazione, questo esemplare fu sempre considerato un ripiego.
Dopo aver realizzato i costumi medievali del Gonfaloniere e dei valletti emerse la necessità di realizzare un nuovo stendardo più maestoso ed a somiglianza del primo. Così, nella metà degli anni Settanta Elena Pongiglione realizzò un nuovo Gonfalone in seta di Zoagli. Si tratta di un vessillo tipicamente genovese rude ed austero con San Giorgio appiedato che raffigura l’uomo ligure minuto ed energico, abituato a combattere. Il Gonfalone venne inaugurato il 23 aprile 1976 alla Terrazza Martini e ne fu padrino e presentatore il pittore Giannetto Fieschi e la realizzazione contò sul contributo determinante del Banco di Chiavari e della Riviera Ligure.
Nel recto è la figura di San Giorgio (primo santo patrono di Genova e protettore della Liguria), in cotta di maglia a piastre di acciaio sulle braccia e sul torso: «cotta d'armi» bianca con «impresa» rossa a croce. È un uomo decisamente ligure, minuto ed estremamente energico, deciso e coraggioso.
Nel verso in testa e al piede, gli stemmi delle otto compagne genovesi, eseguite a tratto irregolare «a mano» alla maniera trecentesca di certe decorazioni a muro o su codice. Dall'alto in basso a da sinistra a destra, gli stemmi rappresentano i sestieri di S.Lorenzo Piazza Longa, Sozziglia, Portanuova, Borgo, Castello, Porta e Maccagnana.
La figura del Grifo, a brevi pennellate, è interamente eseguita in rosso: colore che tra l'altro simboleggia il desiderio di giustizia, valore, fortezza, generosità e magnanimità. È rampante ad ali spiegate, pronto all'attacco.
Alla fine degli anni ottanta venne deciso di sostituirlo con altro Gonfalone grazie al contributo dei Soci. L’esecuzione di Elena Pongiglione vede il San Giorgio che sconfigge il drago in una iconografia di alta drammaticità.
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